mercoledì 29 settembre 2010

Welcome To IKEA (aikia)!

Domenica sono andata con Antonio all'Ikea che si trova a Brooklyn. Si prende la metropolitana, si scende a Wall Street, si cammina fino al Pier 11, si sale sul traghetto giallo (water taxi) con la scritta Ikea (vista sulla Statua della Liberta', su Downtown Manhattan e su Ellis Island inclusa nel biglietto) e in men che non si dica eccoci arrivati. Ahhh io ADORO l'Ikea.
All'Ikea di New York potete trovare piu' o meno le stesse cose che trovate all'Ikea in Italia (e in tutte le altre parti del mondo!), comprese le mitiche polpette. Certo, ci sono delle differenze: si trovano alcuni mobili diversi, i letti e i materassi si dividono in TWIN, QUEEN e FULL, le stampe dei tessuti sono diverse, ma nell'insieme e' la stessa Ikea, quella universalmente conosciuta.


Ma ci sono due cose che me la fanno amare di piu' rispetto alla mia Ikea di Bologna:

1. Si possono mangiare le polpette con vista sulla Statua della Liberta'. Eh si perche' il ristorante e' circondato da vetrate dalle quali si puo' ammirare la statua in lontananza (anche se, sono sincera, di solito durante il weekend bisogna azzuffarsi per aggiudicarsi i posti migliori...).
2. Al ristorante dell'Ikea c'è il refill. Ora che ci penso...mi sembra veramente strano non avervene parlato prima! Funziona così: quando si deve comprare una bevanda, si paga per il bicchiere vuoto, che poi potete riempire tutte le volte che volete nel distributore di bevande "alla spina". Quindi, potete comprare un bicchiere piccolo, per esempio, e poi riempirlo di Coca Cola anche venti volte, tutto dipende solo da voi. Ma non credete sia fantastico!? Io che di Coca Coca Light ne berrei a fiumi, riesco a riempire il mio bicchiere anche 5/6 volte.  E fidatevi: qui è normale! Sììì! Nessuno vi guarderà storto o farà commenti alle vostre spalle, potete addirittura bervi 2 bicchieri di Coca Cola e poi provare la Fanta e poi la Sprite e poi ancora la Coca Cola!

Ma ditemi voi? Cosa c'è di più bello che mangire polpette svedesi ammirando la statua della Libertà con riserva illimitata di Coca Cola Light sapendo che poi, con la pancia bella piena, potrete tuffarvi nel magico mondo Ikea, quello pieno di imbuti a 99centesimi, set di bicchieri a $3, candele super profumate a $5?

E allora...God Bless....Sweden!!!

Anna

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giovedì 23 settembre 2010

Fare la spesa con 4 gradi: come sopravvivere al supermercato newyorkese, part 2




Fairway Supermarket presenta: The Cold Room.


E' stata fotografata per numerose riviste, diversi giornali le hanno dedicato intere pagine, compreso il National Geographic Traveler e il The New Yorker. Varie sit-com ci hanno girato delle scene e i proprietari di supermarket da tutto il mondo vengono a New York per visitarla. E' uno dei luoghi più famosi della Grande Mela, presente addirittura in alcune guide turistiche e d'estate è il posto più frequentato dai newyorkesi alla ricerca di un pò di refrigerio dalla calura estiva. Ebbene sì, da Fairway si può trovare anche questo: una stanza enorme, praticamente un supermercato nel supermercato, di quasi 1000 metri quadrati, mantenuta ad una temperatura fissa di 4 gradi centigradi. Come a cosa serve? A mantenere pesce, carne, uova, latte, succhi di frutta, pasta fresca, salse varie e zuppe ad una temperatura di conservazione ideale...ah e ovviamente serve a far arricchire il sistema sanitario nazionale americano.

Vi immaginate cosa voglia dire fare la spesa con 4 gradi??!!

Per prima cosa, bisogna essere allenati, avere abbastanza fiato per riuscire a correre attraverso le corsie il più velocemente possibile, senza scivolare sulle lastre di ghiaccio che si stanno formando sul pavimento. Se si va a fare la spesa d'estate inoltre, la temperatura corporea scende improvvisamente dai 35 gradi che ci sono in media durante il giorno ai 4 gradi presenti nella Cold Room. Ho visto abbastanza puntate di Dottor House, ER e Grey's Anatomy per capire che questo non è positivo.
Comunque, se si riesce a sopravvivere allo sbalzo di temperatura e allo slalom tra le corsie ghiacciate, poi bisogna sopravvivere all'attesa. Eh certo! Cosa pensate, che nella Cold Room solo perchè fa freddo non ci sia da attendere il vostro turno per comprare il pesce o la carne? Dovete mettervi in fila, saltellare sul posto per mantenervi vigili ed evitare il congelamento e quando arriva il vostro momento dovete sperare che il commesso vi senta. Eh sì, perchè per proteggersi dal freddo i commessi sono vestiti a strati: due berrette di lana, fascia di pile, paraorecchie...e ci credo poveretti...lavorare con una temperatura di 4 gradi non deve essere divertente!



Di solito è Antonio che entra di corsa nella Cold Room...io lo aspetto fuori, rabbrividendo solo al pensiero di dover entrare là dentro. Ovviamente deve entrare con le idee chiare: deve sapere esattamente che COSA  comprare e soprattutto DOVE  trovare quello che gli serve. Non può esitare, deve prendere decisioni veloci e precise. Quando poi esce, con il naso e le orecchie rosse dal freddo, tremante, con la brina tra i capelli, carico di carne, pesce, uova, la frase che ripete è sempre la stessa: "ma un Conad...no????!!!!".


PS: va bene anche un A&O!!!

Anna

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martedì 21 settembre 2010

Le mamme di Tribeca

Chi sono le mamme di Tribeca....shhhhhh e' un segreto.
L'altro giorno ero a Gymboree (la palestra per lattanti) e mi lamentavo con un'altra mamma di questo e di quello, chiedendole consigli vari.
Lei mi guarda. Poi mi riguarda. Poi mi sussurra un nome..."cosa" le dico io? Mi dice sbrigativamente di darle la mia mail, che capiro'.
Dopo qualche ora ricevo una sua mail. Mi parla di una specie di "societa' segreta" per le mamme di Tribeca. Cosa sara'? Vado sul sito. Non si puo' accedere se non si e' membri. Provo ad iscrivermi. Bisogna passare un esame ed essere raccomandate da un membro. La raccomandazione ce l'ho. Adesso devo passare l'esame. Ci sono mille domande. Lo invio.
Controllo nei giorni successivi. Niente. La mia application e' ancora PENDING. Ma che palleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.
Passa una settimana. Ricevo una mail. Contiene un SI o un NO.
Sono stata approvata....come potevano non approvare una cool italian mother con un draculino come figlio?
Dal momento del mio ingresso "ufficiale" nelle mamme di Tribeca sto cercando la scalata al potere. Ho creato un gruppo di mamme italiane con cui mi incontrero' una volta la settimana, cosicche' i nostri figli non mangino il chicken parmigiana e non dicano le R all'americana quando parlano italiano ....
Le mamme di Tribeca mi consolano quando non ho dormito, mi consigliano rimedi per stendere draculino la notte dopo non aver dormito, mi regalano vestitini che non usano piu' e organizzano pomeriggi nel parco tutte insieme a rincorrere i terribili bimbi di Tribeca (tutti rigorosamente divisi in fasce d'eta')...tutto questo tramite uno scambio quasi istantaneo di emails....

E poi c'e' il MAMA MARGARITA night........

DI QUELLO VI PARLERO' NELLA PROSSIMA PUNTATA............

Camilla

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giovedì 16 settembre 2010

Ter et Bantine lancia lo short movie "FUTURE MEMORIES"

                                                                                                                                   E si respira aria di Fashion Week...                                                         

martedì 14 settembre 2010

A come 1 ovvero, Il trucco dei numeri di telefono


Una cosa che mi ha sempre incuriosito di New York sono i numeri di telefono. Non i numeri di per sè, ma il modo in cui vengono scritti. Visto lo spirito concreto e pratico dei Newyorkesi (e degli americani in generale) molte volte, soprattutto nelle pubblicità, le aziende usano un trucco per aiutare i loro potenziali clienti a ricordare un determinato numero di telefono. Sostituiscono cioè i numeri con delle lettere. Non stupitevi quindi se troverete il numero della mia bakery preferita (vi ricordate il brownie?) scritto in questo modo:

888 42 WITCH, dove WITCH riprende il nome Fat Witch Bakery e sta per 94824. Se osservate infatti la tastiera del vostro telefono, vi accorgerete che la lettera W si trova nello stesso tasto del numero 9, la lettera I si trova nel numero 4, la lettera T si trova nell'8 e così via.

E qui gli americani si sbizzarriscono:

212 3555 EDU
718 246 IKEA
1 800 DIVORCE
1 800 BANKRUPTCY
800 33 THINK........................e l'elenco potrebbe continuare con tanti altri esempi sparsi ovunque: dalle carrozze della metropolitana ai cartelloni pubblicitari, agli annunci sui giornali, ogni volta mi stupisco per l'inventiva e la fantasia utilizzate nella scelta della parola "chiave".

Io forse ho la memoria corta ma devo ammettere che questo sistema non mi aiuta molto nel memorizzare tutti quei numeri...a fatica ricordo quello del mio cellulare! Per non parlare poi del pin del Bancomat... Adesso provo a trasformarlo in una parola...magari funziona...e me lo dimentico per sempre...così smetto di usarlo!!!

Anna

giovedì 9 settembre 2010

Le cascate del Niagara

Allora voi penserete che sono sfigata. In realta' io penso di avere una vita ricca di avventure. Sabato mattina ( queste cose succedono sempre durante la notte o nel weekend) ore 5:15 am.
Giorgio mi sveglia dicendo che c'e' rumore d'acqua. Io avevo dormito 3 ore perche' draculino si era svegliato diverse volte. "Lascia perdere " gli dico"sara' Agosto ( che sarebbe poi Agostino il nostro vicino italo-americano) che fa la doccia dopo una delle sue performance che noi piu' volte abbiamo sentito durante la notte.
" Non e' Agosto che fa la doccia Camilla, svegliati!".
A malincuore mi sono alzata. In bagno veniva giu' dell'acqua dal soffitto. Non tanta. Dopo 5 minuti gia' era aumentata. Dopo 10 veniva giu' come se ci fosse una doccia aperta. Giorgio comincia a perdere il controllo...Dracula dorme.
Gli dico di andare su a bussare ad Agosto e chiedergli di spegnere la doccia, ci sara' una perdita, di nuovo. L'acqua aumenta. Comincia a venire giu' anche in altri punti del soffitto. Vado in cucina, cade acqua anche da li'.Torno in bagno, il pavimento e' completamente allagato. Mi giro, acqua anche dal soffitto in camera. Dove cazz e' Giorgi?????
Torna tutto trafelato. Nulla, Agosto non risponde, pero' si sente rumore d'acqua. Lo chiamo. Una, due ,tre ..venti volte. Non risponde. Chiamo l'emergency number del condominio. Mi dicono di stare tranquilla, qualcuno mi richiamera' al piu' presto. Dopo 10 minuti nulla. Grido alla receptionist, ma nulla. Nel frattempo in bagno ci sono 2 o3 cm d'acqua che stanno per traboccare in camera. Lo stesso in cucina. Giorgi ha i nervi a fior di pelle, il gatto corre per tutta la casa saltando in presa al demonio, draculino si e' svegliato e reclama la sua colazione.
Abbiamo messo tutti gli asciugami in nostro possesso per terra.L'acqua viene giu' come da una cascata.In poco tempo avremo tutta la casa allagata. Non posso piu' aspettare. Chiamo il 911.(numero di emergenza)
Dopo 5 minuti suonano il campanello. 4 pompieri. Ma che emozione. Draculino li guarda a mezzo tra l' incuriosito e l'aggressivo....
Giorgi e' nella confusione piu' totale (mi ha chiesto se poteva chiedere ai pompieri di togliersi le scarpe prima di entrare in casa per non sporcare il pavimento su cui Filippide gattona).
I pompieri dicono che devono entrare nell'appartamento di sopra. Dico loro che Agosto, che nel frattempo mi ha chiamato, non c'e'. La sua ex-moglie puo' arrivare in 30 minuti. Mi ha pregato di non buttargli giu' la porta. Loro mi guardano e mi dicono che in 30 minuti la casa sara' allagata, se vogliamo possono aspettare ma il danno aumentera' in maniera esponenziale...
Agosto mi dispiace ma...mors tua vita mea. Do l'ok allo sfondamento della porta.
Giorgi va su coi pompieri. L'acqua continua a scendere. Dracula ingolla un bibe pieno di latte e biscotti Plasmon......beata incoscienza.
Dopo 10 minuti bussano alla porta. Uno dei pompieri mi spiega la situazione dicendo che mio marito e' troppo confuso per capire e non parla inglese ...ahahahahahahahahah.
Cosa ha causato questo disastro? Un tubicino attaccato al water di Agosto che funge da doccetta da usare quando si e' seduti sul water stesso. Maledetto il bidet di Agosto!!!!!!
Nell'ora successiva e' arrivata la polizia, l'emergency service del palazzo, il portiere....ma gli unici che sono arrivati in tempo e ci hanno salvato sono comunque i pompieri.
GOD BLESS AMERICA!

Camilla

sabato 4 settembre 2010

Yoga a Bryant Park...altro che relax!

Bryant Park

Chi mi conosce sa che io ho 2 cose che proprio non riesco a farmi piacere, non solo in Italia ma anche qui a New York: cucinare e fare sport. E adesso vi stupirò con effetti speciali. La scorsa settimana ho:

1. cucinato la pizza!!
2. partecipato ad una lezione di yoga!!

No dai adesso non esagerate! L'uragano Earl non è colpa mia! O forse sì...

Comunque, dell'odissea per trovare il lievito di birra per la pizza ve ne parlerò la prossima volta. Oggi voglio raccontarvi della mia prima esperienza con lo yoga.

Ogni giovedì sera estivo, dalle 18 alle 19, si può andare a Bryant Park e partecipare ad una lezione di yoga. E se vi stavate chiedendo chi me l'ha fatto fare ecco svelato l'arcano:era gratis.

Inoltre, mi affascinava l'idea di fare sport in un parco circondato da grattacieli e proprio dietro alla mia adorata Public Library. Così, alle 18, dopo il lavoro, in tenuta sportiva, mi sono ritrovata con la mia amica a Bryant Park pronta per una rilassante seduta di yoga.

Il parco è disseminato da tappetini. Scegliamo il nostro, ovviamente non vicino all'istruttrice...non vogliamo fare brutte figure! Questa è la mia prima volta, io non ho mai partecipato ad una lezione di yoga, quindi cercherò di "copiare" la persona di fronte a me. Ehi un attimo...no il tappetino davanti a me è vuoto! E io che pensavo di poter imitare la mia dirimpettaia. Vediamo un pò chi c'è dietro di me...noo!! Ma che sfortuna!! Un ragazzo!! Che vergogna!!

Ehi silenzio si comincia! Stesi a pancia in giù. Ok, fin qui ci arrivo. Inspira-espira. Inspira-espira. Oh come è rilassante...quasi quasi mi addormento. Adesso in piedi! No per favore io non ce la faccio a toccarmi la punta dei piedi con le mani!! Non ce l'ho mai fatta, è dalle elementari che ci provo! Io al massimo riesco ad arrivare con le mani alle ginocchia! Chissà cosa penserà il ragazzo dietro di me...Ovviamente tutte le altre ragazze sembrano bravissime, sciolte: altro che punte dei piedi! Loro con le mani toccano il prato! E adesso di nuovo stese...per fortuna. Anna concentrati: con la mano destra prendi il tallone sinistro e con la mano sinistra prendi il ginocchio destro...o era con il ginocchio sinistro raggiungi il gomito destro?? Oh mamma mia io non ci capisco niente! E cosa succede se non riesco a districare le mie braccia che ora sono attorcigliate intorno alle gambe?? Io non ho nemmeno l'assicurazione sanitaria!!
Ma bando alle ciance: è tempo di flessioni! Cosa?? Ma questa cos'è?? Una lezione di yoga o di total  body workout!? Io sono stanca non ce la faccio più!!

Alla fine, dopo un'ora tutt'altro che rilassante e dopo aver ascoltato l'istruttrice ripetere mille volte It hurts good per spronarci a non mollare, mi ritrovo a Bryant Park, circondata da turisti con le macchine fotografiche, tutta spettinata, sudata, puzzolente, con le gambe a pezzi e con una domanda che mi frulla per la testa: ma chi l'ha detto che lo yoga è rilassante??

Namastè

Anna

mercoledì 1 settembre 2010

Baila Loca...



Party in un loft a New York


Come tutti sanno, le feste piu' divertenti a NY sono quelle nei loft. E per loft intendo loft privati dove vieni invitato solo tramite il passaparola. E che passaparola sento io? A me passano dei gran risi alla cantonese dal cinese di sotto!




Comunque....due sere fa mi trovavo a passaggiare per l'East Village con quattro amici, tra cui il principe, si' c'era anche lui.( e' veramente il mio principe azzurro perche' solo in una FAVOLA potrebbe accorgersi dei miei occhi a cuore)



Ad un certo punto siamo stati attirati da una musica proveniente dall'altro lato della strada.......Chiaramente ci siamo avvicinati e ci siamo accorti che veniva da un basement (il basement e' il sottosuolo di un palazzo, che in alcuni casi, se si tratta del basement di un ristorante, e' abitato dai topi newyorkesi, in altri da esseri umani che hanno deciso di fare amicizia coi topi!)



MMMMMMMMM forse meglio lasciar perdere. Ma no, dice il principe, dai che e' un'avventura....Beh direi che di avventure io forse ne ho anche piene le tasche.....e non sapevo ancora che cosa mi avrebbe riservato il destino in una qualsiasi notte newyorkese.



Entriamo. Due energumeni ci guardano straniti. Ci chiedono , in spagnolo, quello che io credo sia " Che caz...o ci fate qua?". Ci guardiamo. Il principe risponde..."FIESTA"....e' pazzo. Lo adoro, ma e' completamente folle. Passano attimi interminabili. Adesso tireranno fuori due coltelli e, dopo averci fatto a pezzi, ci seppelliranno nel basement. No, con i topi no!!!!!



Invece dicono "Cerveza". Il principe ci spiega che vogliono della birra. Andiamo al deli e compriamo un six -pack di birre. Forse meglio due. Torniamo indietro. anche noi siamo folli.



Questa volta ci fanno entrare.



La scena che ci appare di fronte e' la seguente:



1) musica tecno-sudamericana a tutto volume;



2) bambini che dormono sui divani (e sono generosa a chiamarli divani);



3) adulti, circa 20, con facce non raccomandabili che bevono cerveza;



4) il basement e' di circa 20 mq e da' su una corte con delle seggiole di plastica malmesse.



Dato che ormai abbiamo comprato la cerveza, decidiamo di goderci lo "spettacolo" e berci una birra fuori nel cortile.



Dopo una ventina di minuti sentiamo delle grida. Poi vediamo gente che corre da tutte le parti. Ci spingono. Ci fanno capire di scappare. Siamo presi anche noi dalla follia comune e scavalchiamo il muretto che ci divide dal cortile accanto. Stiamo fermi , spiaccicati come criminali contro il muretto. Immobili. Senza respirare. Da quello che sentiamo capiamo esattamente cosa sta succedendo. Deve essere in corso una retata della polizia. Droga? Spaccio di bambini dormienti? Magari solo disturbo della quiete pubblica? Passano circa 10 minuti...interminabili. Io il principe e un altro ragazzo continuiamo a guardarci senza proferire parola. Poi le voci si diradano. Vediamo uno degli Spagnoliti che e' schiacciato contro il muretto come noi che sgattaiola giu' dal muro e verso una porticina. Senza nemmeno pensare lo seguiamo. La porticina da' sulla stanza delle bici del palazzo accanto. Ci "spingiamo" attraverso le bici , con graffi e lividi vari, e sbuchiamo nell'atrio del palazzo. Guardiamo fuori. Circa 10 macchine della polizia. Usciamo con facce noncuranti. Ma cosa cavolo e' successo? Ci sono anche gli elicotteri che con un faro puntano alla zona circostante la "festa".



Ma dove sono Francesco e Gianluca???? ( gli altri due disgraziati che erano con noi alla festa???)



Beh vi dico solo che riappariranno diverse ore dopo, con graffi e tagli piu' profondi dei nostri e soprattutto dopo due ore di immobilita' e fari di elicotteri sulla scala antincendio del palazzo accanto per paura di essere arrestati!!



Devo pero' confessare che nonostante i graffi e' stata un'esperienza indimenticabile! (e mi sono anche divertita!!)



bacio



Carlotta La Fuggitiva