martedì 30 novembre 2010

MAGRA-INCINTA (GRASSA GIUSTIFICATA) PARTO-GRASSA (NON GIUSTIFICATA)

Siamo onesti, io sono sempre stata fondamentalmente magra. Sicuramente il metabolismo mi aiutava, ma sono sempre anche stata attenta a non "eccedere"per non far lievitare le mie chiappotte gia' naturalmente piene.
Ho sempre fatto tanto sport e ho amato cosi' le mie "imperfezioni".
Ho visto il mio corpo trasformarsi dai venti ai trenta e con mia sorpresa a sentirmi piu' forte nei miei trenta.
Poi sono rimasta incinta. La nausea ha prevalso e cosi' anche le mie voglie a lungo trattenute.Non mi sono fatta mancare niente, soprattutto nei primi tre mesi. Panini farciti, cofane di gelato alla nocciola, piatti di pasta da far impallidire Alberto Sordi.
Mi sono pesata al terzo mese e avevo gia' preso 7 chili. Troppo. La ginecologa mi ha detto di rallentare. Giorgi continuava a dirmi che ero come prima, solo con la pancia, e rimpinzarmi come un maialino all'ingrasso. Ho cominciato a russare di notte, ad avere sempre caldo. Ero serena, per la prima volta non mi ponevo nessun problema, nessun senso di colpa.
Mi sentivo bella. Fiorente. Mentre camminavo allegramente verso l'ufficio una mattina, ho perso l'equilibrio e sono caduta sulla schiena. Come un'ape grassa sgambettavo per cercare di rovesciarmi dall'altra parte e non ci riuscivo! E' dovuto intervenire un amabile signore che tra il serio e il faceto mi ha aiutato a rialzarmi.
Alla fine della gravidanza ogni due settimane dalla ginecologa avevo la prova bilancia. La mattina quando mi preparavo per la "pesata" mi vestivo apposta leggera, anche a dicembre, e mi toglievo orologio, orecchini, scarpe......Niente da fare!!!!! Nemmeno l'infermiera che mi pesava ci credeva...alla fine ho preso 20chili!!!! e infatti il mio draculino e' nato con un mese d'anticipo. Dopo il parto, l'emozione piu' forte della mia vita, non mi sono curata per diversi giorni del mio aspetto, troppo presa dalla routine cacca-latte-sonno ( con netta prevalenza di cacca).
Solo dopo circa un mese mi sono veramente guardata allo specchio. La pancia c'era ancora. I fianchi pure. La cellulite non ne parliamo. Che fare? Palestra. Ci provavo, ma ero troppo stanca. Se riuscivo ad andare una volta la settimana era grassa. Tutti i giorni mi guardavo, cercavo dei cambiamenti.Per qualche tempo il NULLA.
Cominciavo a vacillare. Si aggiungevano la stanchezza e ,a volte, anche la disperazione di sentirmi in un altro mondo, non il mio. Non avevo MAI tempo per me stessa. C'era sempre LUI.
Lui che non poteva vivere senza di me. Lui che mi cercava "fisicamente" in ogni momento.Lui che era mio , ma che a volte non riuscivo a capire. Lui che amavo dalle viscere ma che mi succhiava tutte le energie fino a farmi venire voglia di poter chiudere gli occhi ed essere sola ,almeno per qualche minuto.
Poi, senza preavviso, i tasselli hanno cominciato ad incastrarsi.Io e Lui abbiamo preso le misure, il mio corpo ha cominciato a ritrasformarsi. Non e' come prima, e' un corpo cambiato dalla" vita" che ne e' uscita, cambiato dallo sforzo che solo una mamma puo'capire. Ho amato mia madre alla follia durante questo sforzo. Solo allora ho capito cosa lei ha fatto e patito per me. Il mio corpo e' cambiato ma lo amo di piu' perche' ne e' nato Lui.
Ed ogni mattina quando vorrei dormire solo 5 minuti in piu' e invece sento la sua vocina e capisco che mi devo alzare, vado in camera sua e .......quando lo vedo vorrei stapparmi il cuore dal petto e metterlo nelle sue dolci manine.

Camilla

lunedì 29 novembre 2010

Il lavoro perfetto: Babbo Natale da Macy's



Durante il weekend dopo il Thanksgiving Day tutti i negozi di New York offrono ai loro clienti promozioni, sconti, 3x2, free gifts...insomma, un'occasione imperdibile per chi e' alla ricerca di shopportunita'.

Essendo il  Giorno del Ringraziamento sempre di giovedi, il venerdi successivo viene definito Black Friday. Questa è la giornata di sconti pazzeschi, la giornata in cui molti negozi aprono alle 3 di notte e sulla quale circolano leggende metropolitane da far drizzare i capelli: file chilometriche fuori dai negozi, risse nate per accaparrarsi un  televisore scontato, tende da campeggio montate all'esterno dei negozi...un delirio.
Per questo motivo ho deciso di rinunciare all'impresa e ho invece pensato di avventurarmi per negozi il giorno dopo, il sabato: magari non avrei trovato gli stessi sconti, ma qualche occasione sicuramente non sarebbe potuta sfuggirmi. (Per darvi un’idea: lo scorso anno da H&M avevo comprato un piumino a meta' prezzo e quando ero arrivata alla cassa la cassiera mi aveva detto che non avevo capito bene come funzionava l'offerta...io ero gia' andata in panico pensando che il piumino non fosse in saldo...invece quello che non avevo capito era che oltre allo sconto avevo un altro piumino omaggio).

Così, sabato io e mio marito ci rechiamo da Macy's perche' lui deve comprarsi una camicia. Lui però ha un problema: non riesce a fare una selezione. Esempio: se gli serve una camicia bianca, sta ore nel reparto delle camicie rosse. Non sa selezionare quello che gli piace da quello che non gli piace. Quindi andare in giro con lui si trasforma in un incubo: "amore, caro, tesoro, non avevi detto che la camicia ti serviva bianca?! Allora perche' stai guardando le taglie delle camicie rosse? Ok, ti lascio solo a decidere con calma (o altrimenti ti ammazzo)...tesoro!"
Il problema e' che io al contrario sono selettiva: se entro in un negozio enorme, mi basta un'occhiata veloce per capire se lì dentro potrò trovare quello che cerco... Dopo mezz'ora quindi sono già di ritorno. Gia' lo avevo adocchiato da lontano che stava guardando le cravatte (l'ultima l'ha indossata il giorno del nostro matrimonio, 1 anno e mezzo fa)...ma ho cercato di auto-convincermi fosse qualcun altro, per mantenere la calma. Piano piano mi avvicino e vedo che finalmente sta cercando nello scaffale giusto...e dopo 20 minuti ha deciso. Paghiamo, e come dico sempre, dopo avere riempito i sacchetti si deve riempire lo stomaco, quindi ci dirigiamo all'8 piano dove si trova Au Bon Pain.

Ma ehi...un momento...questo è il piano di Babbo Natale!! E attenzione, qui parliamo del vero Babbo Natale, quello che ogni anno parte dal Polo Nord, con la slitta trainata dalle sue renne, e che, insieme ai folletti si ferma da Macy’s sulla 34th street, per rimanerci fino al 24 dicembre, con un vero orario di lavoro: dalle 9 di mattina alle 9 di sera.I bambini (e non solo loro!) possono mettersi in fila con i genitori per vedere Babbo Natale, parlare con lui, consegnargli la loro letterina e farsi scattare una foto.
Mentre Antonio fa la fila alla cassa per il cibo, ho tempo di osservare le facce dei bambini: i loro occhi sono felici, sognanti, pieni di aspettative. Ed ecco che realizzo qualcosa. Ecco! Adesso ho scoperto qual e' il lavoro piu' bello del mondo: il Babbo Natale da Macy's!!
Provate ad immaginare come debba essere bello poter ascoltare i desideri di tutti quei bambini, vedere i loro occhi illuminarsi di eccitazione e gioia anche solo per pochi minuti, sapere di far parte dei loro sogni e sapere di poterli rendere felici. Per non parlare poi del fatto di poter esclamare ogni volta che si vuole il mitico : oh oh oh (mi sto già esercitando).
Ho deciso: il prossimo anno mando la mia candidatura...tanto faranno i turni...Babbo Natale dovra' pur fare pipì!


Oh oh oh!


Anna

venerdì 26 novembre 2010

Lanvin per H&M







Ecco alcuni capi della Collezione che Lanvin ha creato per H&M, in vendita dal 20 Novembre in 200 punti vendita degli Stati Uniti...e terminata in sole 2 ore.

I criteri di vendita della Collezione erano stati spiegati già da tempo sul sito della casa di moda low cost: fin dalle prime luci dell’alba sarebbero stati distribuiti alle shopaholics impazzite dei braccialetti in 16 colori differenti con indicata l’ora in cui sarebbe stato loro possibile accedere al negozio in base all'ora d'arrivo. Ognuna avrebbe poi avuto solo 15 minuti per scegliere i capi preferiti e altri 15 per provarli, e di ogni modello avrebbe potuto comprarne un solo esemplare.

Tremendo! 15 minuti! Ma nemmeno Wonder Woman sarebbe capace di una simile impresa! Io non ci ho nemmeno provato: davanti al negozio H&M sulla 5th Avenue già alle 23 del 19 Novembre ho visto ragazze senza paura in fila per aggiudicarsi il braccialetto e i 15 minuti. Erano tutte imbacuccate, con i sacchi a pelo e le riserve di cibo...come in campeggio!

Inoltre, per rendere il tutto ancora più difficile, solo alle prime 320 persone in fila sarebbe stato consegnato il famigerato braccialetto. Ai ritardatari come me non c'è stata altra possibilità se non quella di vedere la Collezione...su Internet. Pazienza, tanto in 15 minuti, tra l'altro sotto pressione, non sarei mai riusciuta a fare una scelta ragionata e consapevole. L'unica cosa che avrei preso senza un minimo di esitazione sono le scarpe...ma avete visto come sono belle??!!

Anna

martedì 23 novembre 2010

Grazie Richard ....Part 2

Situazione: io isterica, quasi sull'orlo di una crisi di nervi.Giorgi terrorizzato dalla mia furia. Rifacciamo il percorso verso il paese circa a 200 all'ora, questa volta senza badare agli ostacoli.
Pugni contro il finestrino, Giorgi mi guarda sperando che non colpisca anche lui.
Arrivati davanti al posto della cioccolata mi lancio dall'auto in corsa, rischiando di rompermi un braccio.
Corro dentro e tutta trafelata chiedo al ragazzino al bar se hanno trovato una borsa. Molto placidamente ci pensa, rivolgendo gli occhi al soffitto tipo Verdone (e io sto per saltargli al collo), e mi dice "i think so, let me check".
Va nel retro e torna con la mia borsa in mano!! E' aperta, come l'avevo lasciata io idiota: c'e' tutto.
Ringrazio e corro verso il ciccione, che trema in macchina.quando vede che l'ho trovata scende dalla macchina e incomincia a rincorrermi...penso per picchiarmi!!
Torniamo all'albergo e ci prepariamo per la nostra cena sontuosa e soprattutto per la prima notte di sonno indisturbato da ben 11 mesi.
La cena, seppure overpriced, e' squisita e ancora di piu' lo e' la bottiglia di vino rosso che ci scoliamo allegramente.
Intorpiditi dal sonno e dal vino andiamo in camera gia' ronfando per le scale....
Vi risparmio i dettagli , ma e' stata una notte d'inferno. Non abbiamo mai chiuso occhio. Il letto era minuscolo, il cibo pesante, io mi sono messa con la testa al posto dei piedi per la disperazione alle 3 di notte. (con morsi vari e botte perche' ci svegliavamo a vicenda!!!)

Morale della favola.....W le notti con Dracula!

Camilla
Bedford, Westchester County, New York

venerdì 19 novembre 2010

Chi gli compra un tacchino?

Ho scoperto da poco un nuovo sito web. Si chiama AGENTANYTHING.COM. Avevo visto la pubblicita' nei corridoi della metropolitana e qualche articolo sui giornali, cosi ho controllato di cosa si trattava.

L'idea mi piace: definito "l'EBay dei servizi", il sito contiene annunci postati da persone (Client) che hanno bisogno che qualcun altro (Agent) faccia qualcosa (Mission) al posto loro. Magari perche' non hanno tempo o perche' non sono in grado o solo perche' hanno in qualche modo bisogno d'aiuto. Insieme alla richiesta, possono decidere se inserire la cifra di quanto sono disposti a pagare, o se lasciare libero l'Agente di fare la sua offerta. Per ora il servizio viene offerto solo a New York e c'e' una limitazione: gli Agenti devono essere studenti, devono quindi iscriversi con l'email rilasciata dall'universita'.
Il sito ha lo scopo di aiutare gli indaffaratissimi Newyorkers nello sbrigare tutte le loro faccende e, allo stesso tempo, consente agli studenti di poter guadagnare qualche soldo extra.

Le Missions possono essere reali o virtuali. Ecco alcuni esempi:

  • Manuel cerca qualcuno che vada in Michigan al posto suo a prendere i suoi 2 gattini e che glieli consegni a New York. Chi e' disposto a farlo puo' fare un'offerta. Manuel si impegna a pagare tutte le spese: benzina, noleggio auto, addirittura il biglietto aereo.
  • Adrian cerca qualcuno che possa trovare un lavoro come insegnante di spagnolo, francese o romeno a suo padre che a causa della crisi economica americana non riesce a trovare un'occupazione.  E' disposto a pagare 2 mesi di stipendio.
  • John offre 5$ a chi riesce a risolvere un compito di ingegneria al posto suo (ho costretto Antonio ad offrirsi come Agente!)
  • John cerca studenti della Scuola di Cucina di New York che cucinino per lui 2 volte la settimana dopo le 17 (idea geniale!).
  • Un collezionista di scarpe da tennis cerca qualcuno che durante la mattina del Black Friday (il giorno dopo il Giorno del Ringraziamento, una giornata di sconti pazzi in tutta la citta') stia in coda per lui dalla mattina (si calcola per piu' o meno 5 ore) per riuscire ad accaparrarsi un paio di Nike ad un prezzo stracciato (mmhh potrei offrirmi...)
E adesso le due missioni che mi hanno colpito di piu':
  • Un ragazzo cerca un amico/amica che lo accompagni sabato sera ad una festa. Si e' appena trasferito a New York e non gli va di uscire da solo (questo annuncio mi sembra un po' rischioso...)
E questa e' sicuramente la piu' divertente:
  • Cercasi studente che per 25$ sia disposto a recarsi in una rosticceria di Brooklyn al posto mio il giorno del Thanksgiving Day, 3 ore prima dell'apertura, per potersi aggiudicare un tacchino cucinato e pronto per essere servito a tavola. L'orario consigliato per non rischiare di rimanere senza tacchino e' le 5 della mattina.
Cosa dite, mi offro? Tacchino...sarai mioooo!!!!

Anna
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martedì 16 novembre 2010

Grazie Richard...part 1

Prima notte lontani da Dracula. Un miraggio per lungo tempo. Finalmente poteva succedere...grazie alla SANTA mamma.

Abbiamo messo in valigia 3 cose e siamo scappati di nascosto (se Dracula ci avesse visto con le valigie altro che grida....).Direzione  Bedford, piu’ precisamente Bedford Post Inn. Il Bedford Post Inn e’ il Bed & Breakfast che ha aperto Richard Gere circa un anno fa. Il viaggio scorre tra mal di pancia e fermate di emergenza (Giorgio aveva corso al freddo e gli si e’ scatenato un piccolo maldipancino) alla farmacia e mia avventura nelle fresche frasche per mancanza di bagni nel raggio di 50 km.

Alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo arrivati. Il posto e’ bellissimo. La stagione e’ perfetta, le foglie sono di mille colori. Agogno una notte di sonno, per addormentarmi e non sapere quando mi svegliero’. Ci accompagnano alla nostra camera, per ora di Richard non c’e’ segno.  La camera e’ bellissima, ma la doccia e’ piu’ grande del letto. Cioe’ la doccia e’ gigantesca , con tre doccioli. Il letto e’ tipo una piazza e mezzo, come ci entrero’ con Giorgi De Grassonis??? Vabbe’ non pensiamoci, pensiamo a  godere di questi due giorni di liberta’!!!!!!!!
E adesso sorge la domanda....che fare? Dormire adesso no, dobbiamo essere cosi' stanchi stasera da crollare dopo un ricca cena e una boccia di rosso. Decidiamo per una passeggiata in "paese". Il paese, se cosi' si vuol chiamare una strada lunga 500 metri con circa 20 negozi e 2 ristoranti, lo raggiungiamo dopo aver incrociato tre animali schiacchiati in un percorso lungo 4 chilometri. Ma che sono tutti animal killer a Bedford? Io cerco di non guardare, Giorgi per scansarli manca poco che ci fa finire fuori strada (sa che anche se sono morti se li sfiora con la macchina mi viene una crisi isterica). Passiamo un piacevole pomeriggio nella ridente cittadina, il cui momento topico e' segnato dai due gratta e vinci che compriamo dopo aver fatto in su e giu' la strada circa 4 volte. Chiaramente non vinciamo un cacchio. Piacevolmente annoiati decidiamo di far ritorno alla nostra doccia deluxe. Il secondo percorso a ostacoli scorre in maniera piu' facile per il povero Giorgi dato che sta facendo buio e non posso piu' scorgere dalla distanza i cadaverini degli animali.
Arriviamo in hotel, raccogliamo le nostre cose pronti per una serata indimenticabile e .....mi accorgo di non avere la borsa. Spacco praticamente la macchina, non c'e'. Impreco peggio di Giorgi, quasi spaventato dalla mia furia. L'ho lasciata nella m...a di posto dove De Ciccionis ha voluto prendere la cioccolata calda. C'e' tutta la mia vita dentro......se non la ritrovassi potrei uccidere Giorgi e trasformare i due giorni di paradiso in un inferno......

Camilla

domenica 14 novembre 2010

UGG, Jimmy Choo e la pioggia

UGG by Jimmy Choo

UGG by Jimmy Choo



Piove. Anzi diluvia. Si dice che il vero newyorkese si riconosca dal fatto che quando piove non apra l'ombrello. Non ce l'ha, lo lascia direttamente a casa. Forse non ne possiede nemmeno uno. Bè, io sono italiana, e l'ombrello quando piove lo apro. Quello che frega è che qui di solito la pioggia è imprescindibile da un altro elemento atmosferico che si rivela fatale: il vento. Non c'è pioggia senza vento. Questo comporta automaticamente che quando io apro l'ombrello per proteggermi debba lottare con tutte le mie forze per evitare che si rigiri al contrario, cioè mi si distrugga appena esco di casa. Per evitare che questo accada, ovviamente devo riuscire a creare una specie di barriera contro il vento...il che a volte si rivela più faticoso di un'ora di palestra. E tutta questa fatica per cosa? Per quanto mi riguarda, il mio obiettivo ultimo è evitare che mi si bagnino i capelli per far sì che i 5 minuti persi la mattina per farmi la piastra non vadano perduti. Per il resto è tutto inutile: dalle ginocchia fino ai piedi di solito sono sempre molla fradicia, la borsa si può strizzare appena arrivo in ufficio, insieme al cappotto. Ma finchè i capelli sono asciutti, ogni sforzo non è mai fatto invano.

Mercoledi scorso diluviava. Io mi trovo su Mercer Street, appena uscita dall'ufficio. Il vento soffia fortissimo e io per proteggermi tengo l'ombrello esattamente di fronte a me, la mia vista completamente oscurata. Praticamente andavo avanti alla cieca. Ad un certo punto, era inevitabile, sbatto contro qualcosa di metallico. Inclino la testa quel tanto che basta per vedere di cosa si tratta e mi trovo davanti delle transenne di metallo che delimitano una lunga fila di persone. Ma cosa fanno questi pazzi sotto la pioggia?!? Devono avere veramente un buon motivo per starsene in coda con questo tempaccio! Cercando sempre di proteggere i miei capelli, cerco di capire cosa sta succedendo...ed ecco svelato l'arcano: la fila di pazzi comincia davanti al negozio UGG. Il noto brand australiano ha lanciato in esclusiva una collezione limitata dei suoi famosi stivali in collaborazione con quel genio di Jimmy Choo che, nemmeno a dirlo, è andata a ruba. Le shopaholics di Manhattan, ovviamente non si sono fatte intimidire da un pò di pioggia e hanno sfidato il maltempo pur di accaparrarsi un paio di UGG disegnato da Jimmy Choo...e chi può dargli torto??!

Ok. E adesso che faccio? Proseguo o cedo alla tentazione e mi metto in fila? Questo però vorrebbe dire chiudere l'ombrello e bagnarmi. Dai Anna non fare la stupida. Fila dritto a casa! A te gli UGG non piacciono nemmeno!
Riprendo a camminare, svolto l'angolo, mi dirigo verso la metropolitana. Mi fermo. Un attimo. Jimmy Choo. Jimmy Choo. Jimmy Choo?? Ma chi se ne frega della pioggia! Di corsa torno indietro, sono tutta bagnata ma non mi interessa. Mi metto in fila davanti al negozio, chiudo l'ombrello per non dare fastidio a nessuno e guardo le ragazze di fianco a me. Ci scambiamo uno sguardo d'intesa...in fondo...non può piovere per sempre!

Anna
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lunedì 8 novembre 2010

Caro Babbo Natale...



Stamattina su AMNewYork, il giornale gratuito distribuito a Manhattan, ho letto di una bella iniziativa che accompagna l'arrivo delle festivita' natalizie.

Macy's, il famosissimo grande magazzino americano, ha lanciato un'iniziativa benefica che ha come protagonista Babbo Natale, qui Santa Claus.
Ogni grande magazzino mettera' a disposizione del pubblico una cassetta postale dove poter imbucare le letterine a Babbo Natale, che dovranno essere affrancate con un normale francobollo e indirizzate a Santa at the North Pole. Per ogni lettera ricevuta, Macy's donera' $1 alla Make-A-Wish Foundation, un'associazione che aiuta bambini con gravi malattie a realizzare concretamente i loro sogni, grandi o piccoli che siano.
Macy's donera' fino a un millione di dollari all'associazione.
La conta delle letterine e' gia' iniziata: sul sito internet e' aggiornata in tempo reale e si ha addirittura la possibilita' di scrivere, decorare e stampare la propria lettera che, una volta imbucata, verra' realmente recapitata a Babbo Natale nel suo ufficio al Polo Nord.

Quindi io direi di fare cosi: scriviamo una letterina a Babbo Natale, andiamo da Macy's (chi ne ha la possibilita', ovviamente), imbuchiamola, e aiutiamo i sogni di tanti bambini sfortunati a diventare realta'.

Anna

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venerdì 5 novembre 2010

Anime Nomadi

Luana ci ha contattato qualche settimana fa. Lei ha un blog molto interessante, Anime Nomadi -Storie di Espatriate. Il blog e' principalmente composto da interviste che raccontano le storie di chi come me e Camilla ha deciso di lasciare l'Italia per cercare lavoro, fortuna, amore all'estero.
E c'e' una cosa che accomuna tutte le interviste e che rende il blog very cool: le protagoniste siamo noi, le donne!

Per leggere l'intervista a me e Camilla, per conoscere qualcosa in piu' su di noi e la nostra avventura, CLICCA QUI.

giovedì 4 novembre 2010

non dire gatto...se non l'hai nel sacco!

Purtroppo inizio con una nota triste. La mia gattina Vittoria e' volata nel paradiso dei gatti una notte di qualche settimana fa, senza alcuna spiegazione. Voglio pensare fosse il suo destino. Voglio pensare che i due anni della sua vita passati con noi siano stati felici, pieni d'amore.
Ho sofferto molto, ero quasi disperata. Ho difficolta', col mio carattere, a digerire un avvenimento che non abbia una spiegazione, una causa almeno apparente. Vagavo per le vie di Tribeca, cercandola.
Passavo di fronte al veterinario e ho visto un avviso sul vetro. Cinque gattini destinati ad essere soppressi. Anche questo no, non potevo accettarlo. Sono entrata, non ho fatto in tempo a parlare che mi sono trovata in collo una piccola palla di pelo grigia. Era mio. Ma come dirlo a Giorgi? Dovevo tornare dopo mezz'ora a ritirare la merce pelosa. Ho chiamato Giorgi , raccontandogli brevemente, non dandogli niente per certo, sicura che alla vista dell'animale non avrebbe resistito nemmeno lui.
Siamo tornati, la famiglia al completo. Draculino che rideva in sala d'aspetto tra cani ,gatti e canarini.
Anche per i miei "uomini" e' stato amore a prima vista. Adesso siamo 3( maschi) contro una. Bel casino.
La formazione era la seguente: Giorgi con gabbia con dentro gatto miagolante, io che spingevo Filippo DeDraculis urlante e affamato.
Arrivati a casa  ero sicura che il gattino sarebbe stato almeno 24 ore sotto il letto nscosto. Mi sbagliavo.
Si e' lanciato come una furia sui croccantini non appena versati nella ciotola....l'appetito non gli manca, si trovera'bene coi i maschi famelici della nostra famiglia!
Dopo pochi minuti era nella sua cassettina e ha fatto una dolce cacchina che era piu' grande di lui...beh in salute l'animalino.
Passano circa due ore, Dracula e' finalmente a letto, io e Giorgi ci rilassiamo sul letto col nuovo arrivato.Ma che carino, guarda come gioca....Ma che carino guarda come salta...Ma che carino guarda come raspa sul piumino...sembra un coniglio...ma cazzz...raspa perche' ha stampato una superpipi' sul  piumino!!!!!
Benvenuto in famiglia....Matteo!

Camilla

martedì 2 novembre 2010

Fabio Volo: il film



 Tra tutti è il mio preferito. Il Giorno in Più è il libro di Fabio Volo che ho letto in soli 2 giorni, l'ho divorato. Ambientato quasi interamente a New York, racconta la storia d'amore tra Giacomo e Michela (leggetelo!).
Nel libro viene citato spessissimo un piccolo locale nel Greenwich Village, il Doma, al 17 di Perry St (la foto in copertina è stata scattata lì dentro). Proprio lì vicino, lo scorso lunedì pomeriggio, all'incrocio tra Waverly Place e Sixth Avenue indovinate cos'ho visto...di nuovo?!
Semplice! La comunicazione delle riprese di un film. E come sono stata contenta di leggere che il film che stanno girando è proprio tratto dal libro di Fabio Volo! Non vedo l'ora di vederlo e di urlare quando riconoscerò una street o un cafè di Manhattan.

E adesso, tutti in libreria a comprare il libro...anzi, fate come me, prendetelo in prestito in biblioteca!

Anna

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