giovedì 23 dicembre 2010

le vacanze della famiglia Brambilla........Part.1

Punto di partenza: Tribeca
Punto d'arrivo : Milano
Viaggiatori: Camilla , Giorgio, Draculino.
Orario di partenza: 15:30 del 16 dicembre
Accessori: due valigie da 30 kg l' una ,una valigia di Filippo da 10 kg, borsa viaggio aereo infernale di Filippo,passeggino che si trasforma in carseat ( grazie mamme di Tribeca) e tanta tanta pazienza.....

La vacanza comincia con il caricare la macchina che ci e' venuta a prendere per andare in aereoporto. Sicuramente avrete letto il mio post sull'ultimo viaggio, diciamo che la scena si ripete inesorabilmente. ( e anche le imprecazioni mie e di Giorgio.)
Dracula e' scatenato.
Dopo esser stato piazzato nel suo sedile passegginato comincia a dibattersi cercando di lanciarsi verso il povero autista che guida terrorizzato da un suo possibile attacco alle spalle.
Il percorso fino all'aereoporto fila per il resto abbastanza liscio.
Arrivati all'interno mi accingo a dimostrare a Giorgio con quanta destrezza io sia in grado di trasformare il sedile in passeggino per scarrozzare allegramente Dracula nei vari duty free.
Uno, due , tre e oplà....nulla.
Di nuovo.....Uno, due , tre e oplà....nulla. Ma porca ......adesso lo spacco. Cerco di tirare fuori le ruote con la forza, invece che usando l'apposita manopola.Nulla.
Passano i minuti e, a foza di spingere, si apre. ( dopo anche diverse offese alle mamme di Tribeca...)
Facciamo il check in e ci dirigiamo verso il nostro gate.
L'ora di attesa la passo inseguendo Dracula che gattona attraverso le file di sedie arrampicandosi sulle ginocchia della gente.
Ci fanno imbarcare...finalmente.
Al gate mi chiedono di lasciare il mio "passeggino". Giorgio e'sparito.
Per far cio' devo tirarne fuori Dracula, caricare tutte le borse ad esso legate e piegarlo.
E dracula dove lo metto???Dov'è quello st...di Giorgi??
Lo mollo in collo allo steward che saluta i passeggeri in arrivo insieme a Dracula.
Mi riappropro del mio bambino e mi dirigo verso i nostri sedili. Giorgi chiaramente e' li' che legge il giornale.( tralasciamo gli insulti)
Vorrei nutrire Draculino prima del decollo cosicchè, rimpinzato a dovere, dorma qualche ora. Niente da fare. La sua missione è battere il record in velocità di gattonata ad alta quota.
Al momento di legarlo per il decollo, il dolce bambino coccolato dalle hostess mostra la sua vera faccia di toro scatenato...(e seduto!).
Tralascio il fatto che riprovo in volo a dargli la pappa, dovevo essere piu' furba io ed evitare che i nostri dirimpettai di poltrona dovessero assaggiare le stelline in brodo con le verdure.
L'unica cosa che beve e' il latte...tanto, troppo. La reazione e' quasi istantanea. C'è anche turbolenza e non ci possiamo alzare per andare in bagno a cambiarlo.
Vi dico solo che la turbolenza durerà praticamente tutto il viaggio e che confonderò il Padre Nostro con l'Ave maria.( mi scusino i lettori che se le ricordano.)
Alla prossima puntata....

Camilla

lunedì 13 dicembre 2010

La CAT sitter di Tribeca

Beh devo ammettere che mi dispiace lasciare il mio cucciolo. Si' lo so e' un gatto. Si' lo so i gatti sono animali solitari ed egoisti.Ma non Matteo.
Matteo e' il mio secondo bimbo, anzi terzo se consideriamo Giorgi. Praticamente non so piu' chi sia il gatto e chi il bambino. Essendo due cuccioli lui e Draculino copiano i comportamenti l'uno dell'altro. Filippo mi da' le "zampate" come Matteo e Matteo "gattona" come Filippo!
Non riuscivo a non intristirmi pensando di lasciarlo solo 3 settimane...e allora....Chiedere immediatamente alle mamma di Tribeca!
Dopo circa 30 secondi la prima risposta.....La Cat sitter delle mamme di Tribeca.
Diligentemente ( mai conttraddire le mamme o si rischia l'amputazione di una mano) ho controllato il suo sito e le ho mandato una mail.
Nel giro di altri 30 secondi mi e' arrivata la sua risposta. Mi chiedeva quando ero disponibile per un "meeting" per definire il tutto.
Si presenta puntualissima il giorno dopo fornita di contratto a prova di avvocato e modulo di circa 10 pagine da compilare in cui si chiede anche di che colore fa la cacca la bestia!!!!!
Tralascio le mille domande del questionario......
Scorro velocemente il contratto...beh non ci sara' mica scritto che se il gatto fa la cacca due volte al giorno invece di una la devo pagare di piu'.....e firmo.
Ma come faccio a sapere che va tutto bene le chiedo...( e intendo in realta'" brutta fasulla gattara come faccio a sapere che non e' tutta una presa di c...o?)
Lei mi risponde che mi mandera' ogni sera un video del gatto fatto a casa mia...se ci riesce anche mentre mangia, ( e che e' Mago Merlino?)
Morale della favola: Non dire Gatto se non l'hai nel sacco....e di nuovo W le mamme di Tribeca!

Camilla
Ps. Vi faro' sapere al mio rientro se appena apriro' la porta il gatto non mi saltera' al collo.....

martedì 7 dicembre 2010

Pensieri e parole....

Estraggo dalla giacca alcune copie di chiavi, (quante case ho cambiato), qualche foglio di appunti da pensieri annoiati a lavoro, una lampadina fulminata. Sono  giorni che devo ricordarmi di comprare una nuova lampadina. La lampadina fulminata in una tasca del cappotto e' una sorta di minaccia.C'e' anche un pezzo di carta con appuntato un indirizzo email. L'indirizzo email di un'amica persa per le vie rumorose di NY...E' giunto il momento di scriverle.

E' scritto come si deve? (non mi ricordo  se è .ie o .com....ma forse ie non esiste????), cosi spero oggi in un giorno di cielo blu a New York.
 Magari se scrivo ad un certa xxxxxx.ie anzichè .com, un arabo, molto probabilmente , rimarra' di
stucco, forse andra' alla ricerca di una Camilla per l'impiccagione. Ma questa è un'altra storia, penserò più tardi a quando mi ucciderà....

Che dire.....e' sicuramente vero che sono piu' brava a scrivere che a parlare..anche perche', come dice la mamma, non mi si puo' contraddire.

Contraddittori sono invece i miei comportamenti, un giorno in un modo un giorno in un altro, un'altalena di sentimenti ed emozioni che pero' non mi fa venire il maldistomaco....forse perche' invece nel mio stomaco svolazzano allegre da qualche tempo delle belle farfalle variopinte.....anche se a volte non lo dimostro.
Ho fatto la serenata a mio figlio, ho fatto la serenata alla mia mamma, adesso tocca a te. Te lo devo.
Basta solo una parola. Grazie.
Grazie per avermi regalato la cosa piu' bella della mia vita.
Grazie per amarmi ogni giorno, ed ogni notte.
Grazie per i tuoi sorrisi, i tuoi balli e per i nostri segreti.
Grazie anche di non piegare la biancheria asciutta, non saresti tu se non lo facessi.
Grazie amore mio.

Camilla

sabato 4 dicembre 2010

Pattinando a Bryant Park

Bryant Park


Io ho pattinato sul ghiaccio una sola volta nella mia vita. Avevo 7 anni, a Cesena avevano costruito una pista di pattinaggio e mi ricordo che mi ero divertita da morire.
L'idea però non aveva avuto molto successo, e quindi l'anno successivo la pista non era stata montata e io da allora non ho più pattinato.

Quindi quest'anno ho deciso di riprovare.

Io e Antonio scegliamo la pista di Bryant Park e ci mettiamo in fila. L'ingresso è gratuito, si paga solo il noleggio dei pattini. La pista è uno spettacolo: circondata da grattacieli da ogni lato, con musica natalizia che suona ininterrottamente e la tranquillità comunque di trovarsi in un parco...fantastico.

Eccoci sul ghiaccio. Io e Antonio siamo un pò spaventati: io ho pattinato tantissimi anni fa e lui mai. Però non deve essere difficile...io mi lancio. Comincio a mettere un piede di fronte all'altro, cerco di mantenere l'equilibrio e dopo le prime insicurezze mi ritrovo senza nemmeno sapere come a seguire la scia circolare degli altri pattinatori. Sono troppo contenta! Non avevo mai trovato uno sport in cui fossi brava...forse il fatto di avere fatto yoga proprio qui dove sto pattinando mi ha portato fortuna! Sembra che abbia sempre pattinato, che sia nata per pattinare: faccio piroette, evito chi è caduto e non riesce a rialzarsi, alzo la testa per vedere i grattacieli...ah che meraviglia. Ehi un attimo...ma Antonio dov'è?? Cerco di ritrovarlo in mezzo alla folla...ma niente...ad un certo punto vedo una fila di bambini di 4/5 anni attaccati alla sbarra laterale che, aiutati dall'insegnante, cercano di reggersi in piedi. Ehi ma chi è quel bambino troppo cresciuto..ma è mio marito!!! "Amore ma cosa fai qui con i bambini?? Dai aggrappati al mio braccio...bravo puoi farcela...dai sei grande non fare i capricci!!" Dopo mezz'ora di cadute, incitamenti e arrabbiature, entrambi siamo d'accordo sul fatto che, se vogliamo evitare il divorzio, Antonio debba lasciare la pista.
Io no. Non posso. Ho trovato finalmente uno sport che mi piace e per il quale sono portata: non posso andarmene. Antonio quindi riconsegna i pattini, si mette di fianco alla pista, tira fuori dallo zaino la macchina fotografica e, per non annoiarsi, comincia a scattarmi foto.

Certo, quando poi a casa mi sono rivista devo ammettere che lo stile non era proprio perfetto, che le gambe non erano proprio dritte e che la schiena era un pò gobba...ma anche Carolina Kostner avrà dovuto cominciare da qualche parte, o no?

Anna