La giornata si sarebbe potuta concludere così felicemente....se non avessi un marito attaccabrighe. Certo, la colpa non e' solo sua....prendere la metropolitana con un passeggino alle 6:30 di sera non e' certo una bella idea...tutta New York esce dagli uffici e la subway e' sempre affollatissima. Quando arriviamo alla 96th Street sapevo che qualcosa sarebbe andato storto: noi bloccavamo le porte con il passeggino e fuori c'era una marea umana che voleva entrare...aiuto. La marea umana comincia a spingere, a spingere talmente forte che il signore dietro di me urla a quelli ancora dietro di lui:"ehi, c'e' un passeggino con un bambino, non spingete!" Ad un certo punto dalla folla si sente:" move that fucking stroller!" che non ho bisogno di tradurre credo. La voce che ha urlato questa simpatica frase ha anche una forma: una montagna umana, donna. Dalla carrozza la vediamo che si fa strada a gomitate per poter salire...e alla fine ce la fa. Io e Antonio siamo spiaccicati l'uno all'altro con davanti a noi il passeggino circondato dalla gente...e a sinistra di fianco ad Antonio c'e' lei, la montagna. In queste situazioni c'e' solo una cosa da fare: stare Zitti, muti e non muoversi. E invece no, io ho un marito che proprio in queste situazioni non sa stare zitto:" if you hit my baby I am gonna hit YOU" tradotto:" se tocchi il bambino ti pesto". Io non volevo credere alle mie orecchie. Cosa?! E ora e' la volta della montagna umana, che ovviamente non aspettava altro:"and I am gonna hit YOU back. This is New York City. Move that fucking stroller. I am threaten by nobody" tradotto: " se tu mi tocchi io ti ammazzo. Questa e' New York City, sposta quel f...antastico passeggino. A me non mi minaccia nessuno" A quel punto do una gomitata ad Antonio talmente forte che ha capito che doveva tacere all'istante...e cosi ha fatto, per fortuna, mentre la gentile signora continuava a ripetere "fucking stroller". E vabbe'. D'altronde su una cosa ha ragione: this is New York City, babe.
Anna