Punto di partenza: Tribeca
Punto d'arrivo : Milano
Viaggiatori: Camilla , Giorgio, Draculino.
Orario di partenza: 15:30 del 16 dicembre
Accessori: due valigie da 30 kg l' una ,una valigia di Filippo da 10 kg, borsa viaggio aereo infernale di Filippo,passeggino che si trasforma in carseat ( grazie mamme di Tribeca) e tanta tanta pazienza.....
La vacanza comincia con il caricare la macchina che ci e' venuta a prendere per andare in aereoporto. Sicuramente avrete letto il mio post sull'ultimo viaggio, diciamo che la scena si ripete inesorabilmente. ( e anche le imprecazioni mie e di Giorgio.)
Dracula e' scatenato.
Dopo esser stato piazzato nel suo sedile passegginato comincia a dibattersi cercando di lanciarsi verso il povero autista che guida terrorizzato da un suo possibile attacco alle spalle.
Il percorso fino all'aereoporto fila per il resto abbastanza liscio.
Arrivati all'interno mi accingo a dimostrare a Giorgio con quanta destrezza io sia in grado di trasformare il sedile in passeggino per scarrozzare allegramente Dracula nei vari duty free.
Uno, due , tre e oplà....nulla.
Di nuovo.....Uno, due , tre e oplà....nulla. Ma porca ......adesso lo spacco. Cerco di tirare fuori le ruote con la forza, invece che usando l'apposita manopola.Nulla.
Passano i minuti e, a foza di spingere, si apre. ( dopo anche diverse offese alle mamme di Tribeca...)
Facciamo il check in e ci dirigiamo verso il nostro gate.
L'ora di attesa la passo inseguendo Dracula che gattona attraverso le file di sedie arrampicandosi sulle ginocchia della gente.
Ci fanno imbarcare...finalmente.
Al gate mi chiedono di lasciare il mio "passeggino". Giorgio e'sparito.
Per far cio' devo tirarne fuori Dracula, caricare tutte le borse ad esso legate e piegarlo.
E dracula dove lo metto???Dov'è quello st...di Giorgi??
Lo mollo in collo allo steward che saluta i passeggeri in arrivo insieme a Dracula.
Mi riappropro del mio bambino e mi dirigo verso i nostri sedili. Giorgi chiaramente e' li' che legge il giornale.( tralasciamo gli insulti)
Vorrei nutrire Draculino prima del decollo cosicchè, rimpinzato a dovere, dorma qualche ora. Niente da fare. La sua missione è battere il record in velocità di gattonata ad alta quota.
Al momento di legarlo per il decollo, il dolce bambino coccolato dalle hostess mostra la sua vera faccia di toro scatenato...(e seduto!).
Tralascio il fatto che riprovo in volo a dargli la pappa, dovevo essere piu' furba io ed evitare che i nostri dirimpettai di poltrona dovessero assaggiare le stelline in brodo con le verdure.
L'unica cosa che beve e' il latte...tanto, troppo. La reazione e' quasi istantanea. C'è anche turbolenza e non ci possiamo alzare per andare in bagno a cambiarlo.
Vi dico solo che la turbolenza durerà praticamente tutto il viaggio e che confonderò il Padre Nostro con l'Ave maria.( mi scusino i lettori che se le ricordano.)
Alla prossima puntata....
Camilla
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