giovedì 20 maggio 2010

Out and about….Part 1

Prima uscita “ufficiale” a NY…..

Mi sono cambiata circa 30 volte. Forse anche 40. Ho guardato su internet weather.com, stylemax.com e anche ho googolato il ristorante dove andremo. Penso di essere pazza.

Esco con degli “amici” italiani. In realta’ uno e’ un mio amico dall’Italia, gli altri non li ho mai visti, ma mi hanno detto che e’ importante ricrearsi una sorta di famiglia a NY e che tutti gli italiani qua fanno “famiglia”.

Andiamo a cena da “Civetta”,  ristorante italiano tra Nolita e Little Italy. Alla fine ho optato (dato il rischio di pioggia del 30% e la temperatura massima di 65 farenheit, che sono circa 18 gradi) per un paio di legging di pelle ecologica, stivaletto di camoscio, top senza maniche nero e giubbotto di pelle….mmmmmmmmm.

Scendo le scale polverose del mio “loft” su Canal street e mi ritrovo a camminare per Chinatown, con le stelle del cielo di Manhattan sopra di me, mi sento bella. Arrivo da Civetta 5 minuti in anticipo (non sono per niente cool…tutti a Manhattan arrivano almeno con 20 minuti di ritardo, sono quello che classicamente viene concesso perche’ c’e’ sempre un ritardo nella metropolitana o il taxi rimane imbottigliato nel traffico o un’emergenza vestito/scarpe…).Mi siedo al bar e mi bevo un bel bicchiere di vino osservando la fauna variopinta. Un sacco di belle ragazze, a partire dalla Hostess. Tutte ultratirate. Tacchi a spillo. Uomini con jeans sdruciti e t shirt. Quasi tutti sotto i 40. Tipico locale downtown Manhattan.

Dopo 10 minuti arriva il mio amico Francesco! Che bello vederlo, e’ sempre stato uno dei miei piu’ cari amici, fin dai tempi della scuola.Quando gli ho detto che ce l’avevo fatta ad ottenere uno stage a NY mi ha promesso di farmi “respirare” la Big Apple. Uno dopo l’altro arrivano gli altri amici (3 in tutto). Molto “colorati”. Tutti quelli che vivono a Ny, chissa’ come mai, hanno una storia da raccontare. “Franci ci siamo tutti? Io ho fame!!” Manca solo uno mi dice, un amico che fa il fotografo (strano!!! tutti gli italiani qua o fanno i fotografi o lavorano nella moda!!!). Mi sta gia’ antipatico. Come si fa ad arrivare in ritardo di un’ora?

Bacio

Carlotta

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