mercoledì 30 marzo 2011

Io, lui e la Public Library


Ci sono giorni che mi manca la mia famiglia, mi mancano le mie amiche e la nostalgia dell'Italia mi fa pensare a come sarebbe la mia vita se mollassi tutto e me ne ritornassi alla madrepatria. Certo, potrei mangiare piadina tutti i giorni, la pizza sicuramente mi costerebbe di meno, avrei la lavatrice ed il bidet e la mia vita sarebbe molto più tranquilla e rilassata...ma come farei senza la Public Library!? Se c'è una cosa infatti che a New York funziona alla perfezione è proprio la biblioteca pubblica. E non ce n'è solo una...ma che siete matti?! C'è la sede principale, che è quella su 5th Avenue e 42esima strada, e poi ci sono infinite (per essere esatti, 91) "branches", succursali, sparse ovunque.
Ovviamente non c'è nemmeno bisogno che vi dica che una delle mie attività preferite è girovagare per i loro corridoi. Ho addirittura stampato una mappa con tutte le succursali di Manhattan...non debba mai essere che possa rimanere senza un libro da leggere durante il mio viaggio verso l'ufficio!
Una delle cose più belle è che posso prenotare i libri direttamente su internet. Posso infatti creare una specie di "lista d'attesa" e richiedere i libri che ho intenzione di prendere in prestito, direttamente sul sito internet. E non solo! La biblioteca è fornitissima anche di DVDs, incluse le ultime novità. Basta prenotarsi e mettere in lista d'attesa il film che si vuole vedere e al massimo dopo una settimana si può andare a ritirarlo. Inoltre, si può prendere in prestito un libro a Soho e restituirlo ad Harlem in una differente succursale...non c'è problema!
Prima di cambiare lavoro non avevo problemi ad andare in biblioteca a ritirare i miei libri o i miei DVDs: uscivo dall'ufficio al massimo alle 17 e con calma mi recavo trotterellando nella biblioteca a Soho. Adesso che alle 17 ancora mi aspettano almeno altre 4 ore di lavoro, la musica è cambiata. E indovinate chi è il mio uomo di fiducia delle riconsegne e dei ritiri? Ma Antonio, naturalmente! Il problema è che lui non sa apprezzare la bellezza del concetto di biblioteca. Piuttosto che andare a ritirare un libro sarebbe disposto a comprarmelo, togliergli il prezzo, pestarlo sotto i piedi per renderlo "usato" e farmelo trovare a casa quando torno. Non riesco a capire il perchè, ma ogni volta che gli chiedo di andare in biblioteca si inventa mille scuse per non andarci...ma alla fine DEVE andarci, perchè io NON ho tempo!
La scorsa settimana gli ho detto una bugia, o meglio, gli ho nascosto la verità. Siccome il mio ultimo libro, Harry Potter 4, aveva più di 700 pagine, invece di leggerlo nei 20 giorni consentiti, ne ho impiegati 29….e quindi la Public Library mi ha fatto la multa. Quindi, quando Antonio si è presentato (di malavoglia) allo sportello a riconsegnare il libro, gli è stato comunicato che avrebbe dovuto sborsare $2 per potermi “ricomprare” una fedina penale pulita. Il problema è che non aveva contanti. Quindi, oltre alla figuraccia della multa (ma qui è normale, non credetegli!) è anche dovuto uscire, andare a ritirare i soldi allo sportello, tornare indietro, rifare la fila, e pagare i $2.
Non vi sto nemmeno a dire quanto me l’ha rinfacciato…Adesso quando mi vede leggere un libro mi chiede qual è il giorno di riconsegna…ma non ha speranze! Io alzo gli occhi dalla pagina, lo guardo e mi metto a ridere…Harry Potter 5 ne ha ben 840 di pagine!

Anna

lunedì 21 marzo 2011

Best Facial (pulizia del viso) in New York City...PART 2

Eccomi. Ringiovanita di 20 anni.La gente per la strada si volta a guardarmi. Mi fotografano pensando che sia un'attrice famosa....
Ci siete cascati eh!!!!
Allora ore 2:30 puntuale come un orologio svizzero entro nel salone di Christine Chin.
Lo spazio e' immacolato, regna un silenzio quasi innaturale interrotto solo da una leggerissima musica classica e dai passi (anche quelli leggerissimi) di operatrici dalla pelle di alabastro (tutte cinesi) che girano quasi invisibili.
Arriva, sempre con passo felpato, Ingrid a prendermi.
Mi fa accomodare in una stanza in penombra, profumata, bianca ...come la sua pelle....tutto questo 'bianco" e silenzio e immacolatezza cominciano a farmi paura.
Mi "sussurra" di stare tranquilla...cos'ha il radar ????? Non e' che le spuntano i canini come Dracula e mi morde???
Mi fa un po' di domande e alla fine un po' per paura , un po' per la sua capacita' di convincimento, accetto il trattamento che mi propone...(che chiaramente costra $100 in piu' rispetto a quello che avevo fissato.)
Comincia mettendomi un siero, dice lei, che brucera' un po' perche' serve per fare il primo peeling.
Alla faccia  del bruciare un po'.....se non me lo toglie entro 10 secondi le metto le mani intorno al suo collo di porcellana.
La furba cinesina per distrarmi comincia a massaggiarmi il collo...e devo dire che riesco a resistere altri 20 secondi. Poi me lo toglie e mi passa un panno caldo...che sollievo.
Adesso passiamo al secondo peeling mi dice. Mi spiega che i primi secondi brucera' un po' piu' dell'altro(sticaz....) ma che va lasciato su per 5 minuti e che dopo circa 30 secondi il bruciore passera'!
Me lo mette su e dopo aver abbassato ancora le luci (forse spera che mi addormenti) se ne va dicendomi dolcemente che tornera' tra poco....
Conto i 30 secondi. Brucia come l'inferno. Ne conto altri 15...passera'.
Brutta dolcissima cinesina dalla pelle immacolata...se non torni entro un minuto ti spacco la tua stanza perfetta e squarcio con le mie grida l'oasi di pace di Christine Chin.
Torna. La faccia mi va a fuoco ed ho istinti omicidi dopo che con un sorriso a 49 denti mi chiede se mi sono rilassata. Panno caldo. Ce l'ho fatta.
La prossima procedura viene fatta con una macchinetta infernale con la punta di diamante che dovrebbe pulirmi la pelle da tutte le impurita' e uniformarmi il colorito.
Dura circa mezz'ora. Negli ultimi cinque minuti penso diverse volte di strapparle il pennino infernale con cui mi sta scorticando la faccia e cacciargielo nel suo "delicatissimo".....( scusate ma ero arrivata al massimo.)
Adesso l'ultimo passaggio. Le estrazioni o ESTRACTIONS come le chiama lei. Mi dice che sono la parte piu' dolorosa...invece prima e' stata una passeggiata!!!
Si mette con una lente di ingrandimento e mi strizza con le sue unghiette malefiche ogni centimetro del viso. Sto per morderla. Resisto. Trattengo le lacrime. Non posso darle questa soddisfazione.
Panno caldo.
Abbiamo finito.
Mi passa uno specchio. Sono piena di segni rossi. Non so chi mi abbia trattenuto le mani dal paradiso ma ho pagato i miei $200 e, umiliata dalla mia stessa cretinaggine, me ne sono andata.
Non potete sapere quante volte, a presa di giro, Giorgi mi ha ripetuto "ma che bella pelle che hai" negli ultimi due giorni! BASTARDO.
Sono passati tre giorni e...miracolo. Come aveva predetto Ingrid i segni sono spariti e la mia pelle e' luminosa e "pulita".
Chi bella vuole apparire un po' deve soffrire.
Ingrid tornero'.

Camilla

giovedì 17 marzo 2011

Best Facial (pulizia del viso) in New York City...

Parlando ieri con le mamme di Tribeca del mio gruppo ho sentito che una menzionava un facial (pulizia del viso) incredibile che aveva lei stessa sperimentato pochi giorni prima (in effetti aveva una pelle d'alabastro senza imperfezioni!)
Ho chiesto delucidazioni e mi ha parlato del Christine Chin spa.
Christine Chin ha ricevuto premi ed articoli per i suoi famosi (e apparentemente dolorosissimi...chi bella vuol apparire un po' deve soffrire!) trattamenti. Costa un po' piu' degli altri (il doppio) ma a sentire la mamma faccia d'angelo ne vale la pena (il dolore e la cattiveria di Christine).
Curiosa ho fissato un appuntamento per domani. Mi hanno detto di prendere un antidolorifico...comincio ad aver paura.....
State sintonizzati che domani (se sopravvivo) o sabato vi racconto......
Camilla

martedì 8 marzo 2011

New York-Parigi andata e ritorno

E rieccomi qui! E' dal 2 febbraio che non scrivo sul blog...certo, Camilla me lo faceva notare quotidianamente...ma in quest'ultimo mese sono stata veramente impegnatissima.
Vi aggiorno: a gennaio, appena rientrata dall'Italia, ho cominciato un nuovo lavoro. Il settore è sempre quello della moda...ma la quantità di lavoro si è quintuplicata. Se prima riuscivo ad avere una vita più o meno normale (anche se quando si parla di me di normale c'è ben poco), adesso vivo praticamente in ufficio. Ma posso confessarvi una cosa? Antonio mi manca, rilassarmi sul divano mi manca, vedermi dopo il lavoro con le amiche mi manca...ma quante soddisfazioni sa dare un lavoro che piace?! E se per lavoro ti spediscono a Parigi per la fashion week...ma cosa c'è di più bello?! Ho trascorso 4 fantastici giorni a Paris...e ho anche incontrato Fabio Volo nella discoteca Le Regine's!
Domenica sera. Amici newyorkesi della mia collega sono a Parigi e organizzano una festa in una delle discoteche più esclusive della città. Ok andiamo. La fila fuori dal locale è allucinante. Aspettiamo, tutti spingono, Alexander Wang ci passa davanti. Indossa una felpa con cappuccio. Brutta. Dopo mezz'ora fuori al freddo riusciamo ad entrare. Appena metto piede nel locale mi ritrovo Fabio Volo davanti. Ho 3 secondi per connettere il cervello e pensare a qualcosa di intelligente da dirgli...1 (mmhh dal vivo è più bello), 2 (o mamma mia come mi staranno i capelli??), 3 (Fabio Volo??)...sapete cosa ne è uscito fuori? ... Mi vergogno di me stessa...L'ho preso per un braccio e, invece di dirgli qualcosa di intelligente, qualcosa che lo facesse riflettere, qualcosa che lasciasse il segno del mio passaggio nella sua serata, quello che sono riuscita a dirgli è stato: "Ciao Fabio...Volo!" Lui mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha detto: "Oh...ciao!".
Bè che dire? Io adesso sono tornata a New York, sopravvissuta alla Fashion Week newyorkese e a quella parigina...ma ammutolita davanti a Fabio Volo. C'è solo una frase che mi viene in mente, e la prendo proprio da Camilla: via verso nuove e fantastiche avventure!

Anna

lunedì 7 marzo 2011

Ma come mi chiamo io?

Sono un po' confuso.Quando sono uscito dall'ambiente caldo e accogliente in cui sono cresciuto questi due che mi guardavano tutto il giorno mi chiamavano Lucy. Io non capivo perche'. Forse perche' il bambino immaginario del libro che leggeva sempre LEI scritto da quel signore buffo che mi fa spogliare tutto e mi tocca la schiena con un coso freddo si chiama Lucy? ma non e' un nome da femmina?
Poi sono passati ad Adolfo, a quanto ho capito perche' c'era un signore cattivo che si chiamava cosi' e io in quel momento per far capire loro di lasciarmi un po' stare piangevo sempre.( a volte anche LEI si metteva a piangere)
La moda e' cambiata e tutti hanno cominciato a chiamarmi Busbide. Lei, Lui, quei signori che vedo a volte nel computer e che ho incontrato due volte credo si chiamino nonni ma forse anche quello e' un soprannome perche' non possono mica chiamarsi tutti nello stesso modo?C'era con loro anche una ragazza carina , a volte aveva dei cosi neri davanti agli occhi , lei pero' mi diceva sempre zia? Boh ...mi piace giocare con lei anche se appena riempio il pannolino lei...scappa e mi'butta " in collo a Lei ( un po' come fa Lui del resto!)
Qualche mese fa hanno inziato a farmi male le gengive e ad uscirmi delle cose bianche e dure..piangevo molto ma d'altronde Loro non capivano che avevo bisogno di qualcosa di freddo da mordere!!!!Da li' hanno cominciato a chiamarmi Dracula? E chi sara' questo Dracula?Anche a lui fanno male le gengive? Boh!
Adesso c'e' anche Bozzo....Lei e lui mi chiamano cosi' e poi si guardano e si chiamano cosi' anche tra di loro...ma sono scemi?
Una volte per tutte.....se mi incontrate sappiate che mi chiamo Filippo Edoardo Bazzanti Voglino ( si lo so Loro , che poi ho scoperto si chiamano mamma e papa' ma non voglio dargli la soddisfazione di dirlo, hanno avuto la bella idea di darmi due nomi e due cognomi) e che se mi chiamerete in qualsiasi altro modo...ve lo faccio vedere io chi e' il vero Dracula!

Filippo Edoardo