mercoledì 16 giugno 2010

Quella volta che ho vestito i modelli di Calvin Klein, part 2



Prime ad entrare nella stanza sono le modelle. Appena le vedo una domanda mi sorge spontanea: ma queste da quant’è che non mangiano??! Magrissime, bianche, con le occhiaie…ok, magari sarà l’invidia latente quella che sta parlando ora al mio posto, ma a me quelle stecchette sembrano tutt’altro che in salute.


E poi fu la luce.

Sì, la luce.

Quando i modelli entrano nella stanza il mondo sembra fermarsi al loro passaggio. Sono degli dèi. Avete presente quando passeggiando per la strada vi capita di incontrare un bel ragazzo, così bello che se stavate parlando le parole vi si bloccano in gola e non potete fare a meno di voltarvi a squadrarlo? Ecco, fate finta che quel ragazzo, quello che vi ha fatto seccare la gola e che vi ha fatto venire il torcicollo, non sia niente paragonato alla bellezza dei miei modelli (sì. Miei.). Sono tutti giovani, capelli chiari e occhi chiari. Visi angelici ma non troppo (alla fine a noi piacciono bastardi). Si presentano in showroom con jeans largo sdrucito, polo o t-shirt e scarpe da ginnastica. Alcuni hanno lo skateboard sotto braccio. Che dire di più? Secondo me hanno il passaporto per il pianeta degli uomini meravigliosi, dove ci si arriva con le macchine volanti o con il teletrasporto, sicuramente non con la metropolitana.

E voi pensate che questi extra-terrestri della bellezza siano in grado di vestirsi e svestirsi da soli? Ma per piacere!! Per mia/nostra fortuna…no!!!

Anna

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