giovedì 13 maggio 2010

Beauty in the City

Qualche mese fa, mi sono vista costretta mio malgrado a tradire la mia parrucchiera italiana di fiducia e scegliere un salone dove farmi tagliare un pò i capelli. Un pò ho detto. Non come quelle parrucchiere che dici un pò e torni a casa pelata. Solo una spuntatina.

Essendo a dicembre ancora una tirocinante non retribuita, mi sono dovuta ingegnare per cercare di scovare tra le migliaia di parrucchiere di New York quella più economica. Dopo avere scartato i vari saloni cinesi o peruviani, sicuramente economici ma troppo rischiosi, un annuncio su un giornale locale ha attirato la mia attenzione: “AVEDA, SCUOLA PER PARRUCCHIERI, cerca modelle. Prezzi bassi e alta professionalità.” Praticamente, gli studenti che frequentano l’AVEDA Institute of New York hanno bisogno di cavie a cui tagliare i capelli, colorarli e acconciarli. Mmhh, penso tra me e me, sembra interessante…ma rischioso…e se poi becco lo studente che non si applica, salta le lezioni e non studia? D’altronde ce n’è uno in ogni classe. Vabbè…chi non risica non rosica, chi dorme non piglia pesci, chi va a Roma perde la poltrona…fatto sta che il giorno dopo mi reco al salone AVEDA e prenoto un appuntamento.

Il sabato successivo sono pronta per la mia spuntatina. Il salone è pulitissimo e luminoso, e tutte le parrucchiere hanno una divisa nera che le rende molto professionali, proprio come indicato sull’annuncio.  Ma ecco che arriva la mia studente. Ciao Janet, sono Anna, la tua cavia di oggi. Janet è carinissima: mi offre un bicchiere d’acqua, mi fa sedere e comincia a lavarmi i capelli, cercando di intrattenere una conversazione (ehi Janet non farti strane idee: ho letto sul sito internet AVEDA che la mancia è compresa nel prezzo, è inutile che fai la carina con me!). Dopo il lavaggio mi accomodo sulla poltrona davanti allo specchio: il momento della verità. Ora sapremo se Janet ha un futuro come parrucchiera o se invece ha sbagliato scuola e sta già pensando di iscriversi ad un corso di taglio e cucito. Ecco che prende le forbici in mano..ehi Janet, ho detto solo una spuntatina mi raccomando! Ok, brava, così. Mentre con un occhio controllo che Janet non faccia cavolate, con l’altro vedo una ragazza seduta di fronte a me. Ah sì, ricordo, quella è la ragazza che ho incontrato all’ingresso…quella con i capelli lunghi fino alle spalle…cioè, quella che aveva i capelli lunghi fino alle spalle. Adesso…adesso ha in testa una specie di caschetto con la parte destra più folta e più lunga della sinistra! No! Che orrore! Ehi ehi, ragazza dagli ex capelli lunghi, no no no, ti prego, no, non piangere!!! No che poi mi commuovo anch’io e i singhiozzi distraggono Janet!!!

Per concludere: Janet è stata brava, i miei capelli sono a posto, ha preso un bel 9 in pagella e una pacca sulla spalla (ho detto niente mancia!!). La ragazza dal caschetto irregolare invece credo sia ancora al salone AVEDA che cerca in qualche modo di trovare uno studente in grado di rimediare al danno provocatole.

Ma d’altronde, noi Newyorkesi siamo così: il pericolo è il nostro mestiere!

Anna

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