giovedì 13 maggio 2010

A proposito di parrucchieri

A proposito di parrucchieri…….qualche tempo fa dovevo andare ad un evento e avendo in testa praticamente una parrucca, decisi di andare dal parrucchiere per la prima volta in 7 anni di vita Manhattiana. Non avendo idea di dove andare mi feci consigliare da una “amica” dello showroom. Mi raccomando, le dissi, non mi mandare a spendere tanti soldi!

Detto fatto: arrivo in questo salone uptown, Minardi Salon, tra piume di struzzo e lampadari di cristallo…e gia’ sento un brivido scorrermi lungo la schiena…

Non voglio annoiarvi con i dettagli, quindi vi faccio un brevissimo riassunto:
- entrata nel salone con una parrucca da “non lavaggio per una settimana”, ne sono uscita con una da “signorona dell’upper east side, anche un po’ degli anni 80″;

- ho sborsato $300 ( e sono scappata quando mi hanno fatto capire che dovevo lasciare anche il 20% di mancia alla parrucchiera anoressicasupertruccatarifattaconlebocceenormi adducendo la scusa che non avevo cash con me e che sarei andata in banca a prenderlo e ritornata….ahahahah vi ho fregato, pensavo correndo con la mia parruccona per Madison Avenue)

- mi sono messa a piangere una volta arrivata a casa e rivisto a cosa erano serviti i miei cari 300 dollaroni.

Morale della favola: mai chiedere ad una “amica” che lavora nella moda e per di piu’ americana, con quei capelli biondi che sembrano sempre freschi di parrucchiere, dove andare a farsi sistemare i capelli………Ah, dimenticavo: l’unica nota positiva sono stati i 5 bicchieri di champagne gentilmente offerti dalla proprietaria del salone ( mentre con quel sorriso a 50 denti sicuramente pensava “che bello spennare questa pollastrella italiana”!)

Camilla

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